Come risolvere problemi di umidità di risalita

Il fenomeno di assorbimento capillare dovrebbe essere scongiurato in un edificio dove, con adeguati accorgimenti, sono stati protetti ed impermeabilizzati preventivamente i punti di contatto tra terreno e fondazioni, ma se questa accortezza fondamentale s’ignora, allora prima o poi dovremo capire come risolvere problemi di umidità di risalita che si verificheranno.

Il problema delle murature umide nelle costruzioni, sia di vecchia che di nuova realizzazione, è sempre stato ed è tuttora uno dei problemi più frequenti e di difficile soluzione. Gli intonaci ammalorati, i rivestimenti e le pitture che perdono coerenza e si distaccano, le macchie umide sui muri a varie altezze sia all’interno che sul marciapiede, le efflorescenze saline, la presenza di muffe e muschi, sono gli effetti percepibili a livello visivo, così come gli odori sgradevoli derivanti dall’aria malsana prodotta da tali murature, sono gli effetti olfattivi.

Oltrepassando quello che è il mero aspetto sensoriale che riguarda l’estetica e la funzionalità dei muri umidi, ci troveremo anche ad analizzare la consequenziale qualità dell’aria insalubre prodotta negli ambienti da essi confinati, definita da componenti di natura fisica, composti chimici e microorganismi, che spesso inducono a problemi di salute nell’uomo: infezioni di vario genere e reazioni allergiche che possono addirittura risultare tossiche a causa del rilascio di prodotti nocivi.

Determinare come risolvere problemi di umidità di risalita non è facile anche perché, partendo dal presupposto che ogni abitazione ha le proprie caratteristiche costruttive e che per questo motivo ogni problema di umidità è diverso dall’altro, è impossibile risolvere il problema dell’umidità dei muri con prodotti generici o scelti in modo del tutto casuale. Da qui, salvo casi evidenti, sopralluoghi generici solamente visivi difficilmente potranno stabilire la causa certa del problema per poter arrivare alla corretta soluzione.

La soluzione definitiva al problema di umidità di risalita è quindi da ricercare solamente nell’azione sinergica di specifici sistemi e prodotti risananti, talvolta abbinati a particolari apparecchiature elettrofisiche, si consiglia quindi sempre l’intervento di aziende specializzate come Azichem Srl , sia nella diagnostica preliminare che nella prescrizione di tecniche e prodotti idonei alla risoluzione di tali problemi.

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Compartimentazioni al fuoco e sigillature antincendio

Compartimentazioni al fuoco e sigillature antincendio sono necessarie in una prescrizione particolare della progettazione di un edificio, sia pubblico che privato, per evitare che in caso d’incendio il fuoco si propaghi tra un ambiente e l’altro.

Sigillatura compartimentazioni
Sigillatura compartimentazioni

Le compartimentazioni incendio sono costituite da pareti, solai o altri elementi strutturali, che debbono garantire in alcune macro aree del fabbricato, la resistenza al fuoco, l’ermeticità ai fumi e la capacità di isolamento termico durante un determinato arco temporale, stabilito da norme di sicurezza standard.

Il problema delle sigillature antincendio emerge quando in cantiere si verifica la necessità di predisporre degli impianti tecnologici che attraversano gli ambienti, (impianti idrici, elettrici di condizionamento ecc). Per questo tipo di applicazioni solitamente è necessario attraversare più compartimenti, perforando le loro componenti (strutturali e non), e purtroppo questa lavorazione indispensabile interrompe la continuità dell’elemento che serve a garantire l’isolamento dell’area.

Per ripristinare le interruzioni causate da forometrie necessarie, ci si avvale di prodotti e sistemi di sigillatura antincendio che, grazie a delle specifiche certificazioni ottenute presso i laboratori di prova preposti, vengono impiegati per ristabilire la continuità di resistenza al fuoco, isolamento termico ed ermeticità ai fumi delle compartimentazioni al fuoco.

Avendo compreso che compartimentazioni al fuoco e sigillature antincendio sono due cose completamente diverse e che le seconde lavorano attraverso i prodotti idonei al ripristino della continuità di protezione al fuoco delle prime. Alcuni di questi prodotti reagiscono con l’aumentare del calore, si espandono ed aumentano la loro volumetria, andando a creare uno schermo protettivo “a tappo”, che garantisce, grazie all’occlusione ottenuta una barriera al fuoco.

Ci sono altre soluzioni poi sempre usate per le sigillature antincendio che si basano sulla reazione di principi chimici che a contatto con la fiamma, assorbono il calore e rilasciano vapore acqueo che abbassa la temperatura superficiale del punto di attraversamento. Altri prodotti poi, che si possono definire “statici”, non reagiscono a contatto con la fiamma o con l’aumentare del calore, ma lavorano solo d’inerzia, come ad esempio alcune malte speciali.

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Armaflex isolante termico per linee di refrigerazione

Le linee frigorifere richiedono il miglior isolante termico per l’efficienza energetica degli impianti, ma una precauzione ancora più importante per isolare bene le linee è controllare la condensa e mantenere la temperatura della linea. Il controllo della condensa e dell’umidità è essenziale per l’efficienza termica a lungo termine ed è di vitale importanza per i sistemi refrigerati come i congelatori dei supermercati che devono funzionare alle massime prestazioni, infatti basta una piccola infiltrazione di umidità del 4% in volume per ridurre l’efficacia dell’isolamento del 71%. L’ingresso di acqua nell’isolante rende il suo potere inefficace e se non individuato può provocare gravi al sistema, corrosione o problemi di qualità dell’aria interna, come la crescita di muffe e funghi.

Quindi, quale prodotto utilizzare per isolare in modo sicuro e duraturo le linee refrigeranti ?

Nel mercato esistono una vasta gamma di prodotti isolanti, ma non tutti hanno le stesse caratteristiche e prestazioni. I sistemi di isolamento Armaflex sono sicuramente i più idonei per isolare ogni tipologia di linea: liquidi, aspirazione, tubazioni di acqua refrigerata e refrigerante, refrigeratori e serbatoi di raffreddamento.

LS/ArmaFlex, ad esempio è un materiale in gomma elastomerica a cellule chiuse che possiede un basso grado di permeabilità al vapore acqueo, rappresentando un modo sicuro per impedire all’umidità, e quindi all’accumulo di calore, d’invadere il sistema di tubazioni. Essendo a base di schiuma a cellule chiuse non richiede ulteriore freno al vapore all’interno e la sua durabilità e flessibilità lo rendono molto meno vulnerabile dei materiali fibrosi a forature e lacerazioni che possono compromettere l’efficacia dell’isolante.

Una volta intercettato il miglior isolante termico per le linee di refrigerazione non bisogna tralasciare l’argomento dell’installazione del medesimo, aspetto critico per la prestazione di un impianto.

È fondamentale installare correttamente l’isolamento e utilizzare gli accessori giusti. Le giunture dei giunti isolanti devono essere sigillate con adesivi ArmaFlex. Il peso delle tubazioni può comprime lo spessore dell’isolante in concomitanza delle staffe di supporto e, per evitare fenomeni di condensa locale, bisognerà utilizzare i supporti ARMAFIX a supporto del tubo.

Aiutiamo il progettista a specificare le giuste soluzioni d’isolamento termico all’interno di budget diversi di spesa. I prodotti Armaflex, prodotti sempre privi di fibre, privi di formaldeide e a basso contenuto di COV, che li rende questo materiale un’opzione eccellente per qualsiasi ambiente, anche grazie all’ulteriore protezione MICROBAN® deterrente alla proliferazione di funghi e muffe lungo l’impianto.

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La differenza tra isolamento acustico e fonoassorbimento

Nel mondo dell’acustica si creano dei banali equivoci sull’esatta terminologia degli interventi necessari al giusto ripristino del comfort ambientale, e spesso si possono causare sgradevoli incidenti di percorso, quindi è bene fare chiarezza su uno dei punti cruciali e comprendiamo quale è la differenza tra fonoisolamento e fonoassorbimento.

In pratica il fonoisolamento è il potere che ha un materiale d’impedire che il suono lo attraversi, in modo da rappresentare una barriera acustica tra la camera sorgente (ambiente dove viene liberata la pressione sonora) e la camera ricevente (ambiente nel quale viene percepito il rumore).

Il fonoisolamento è detto anche fonoimpedenza o potere fonoimpedente di un materiale, ed in genere si misura in decibel.

Il livello d’isolamento acustico, conseguenza di una interposizione di materiale fonoimpedente tra una sorgente di rumore ed un ambiente, non è uguale a tutte le frequenze, quindi, anche se è vera la regola che un buon materiale fonoimpedente deve avere una massa volumica consistente, è anche vero che ad ogni frequenza da isolare acusticamente dovrebbe corrispondere una densità specifica del materiale da usare come barriera.

Cercando di capire meglio quale è la differenza tra fonoisolamento e fonoassorbimento, prendiamo in considerazione quella che invece è la capacità di uno specifico materiale di non rifrangere il suono che colpisce la sua superficie, al fine che non si creino quei fastidiosi riverberi e frastuoni all’interno di ambienti come uffici, ristoranti, hall, sale conferenze, cinema, teatri, palestre ecc.

Nell’analizzare il fonoassorbimento notiamo che la camera sorgente e la camera ricevente coincidono e che l’obiettivo finale sarà quello di rivestire le superfici con materiali porosi e fibrosi, che intrappolino le onde sonore tra le loro celle o filamenti, in modo che il suono di ritorno sia smorsato e reso al minimo.

La capacità di un materiale di assorbire il suono viene misurata ad ogni frequenza in alfa sabine, detto anche coefficiente di assorbimento acustico, trattasi di un valore compreso tra 0 ed 1, ed indica un valore differenziale, quindi più il valore sarà vicino ad 1 e più la percentuale di assorbimento dell’energia dell’onda acustica sarà alta.

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Pannelli fonoassorbenti per sale conferenza

Pannelli fonoassorbenti in legno per sale conferenza, con il termine sala conferenza s’intende generalmente un luogo chiuso dove un determinato numero di persone si riuniscono per assistere ad una conferenza o ad un convegno, dove possono intervenire uno o più relatori ed avvalersi di filmati e contenuti musicali per le loro esposizioni. Questi sono i principali motivi per i quali sia in fase di progettazione che in fase di realizzazione bisogna prestare molta attenzione all’acustica nelle sale conferenze.

Congressi e convegni a volte durano intere giornate e chi vi partecipa, spera di essere accolto in un ambiente gradevole, comodo e confortevole,

Le caratteristiche architettoniche delle sale conferenze sono quindi molto importanti; contribuiscono ad un’eccellente realizzazione gli arredamenti, le luci, gli impianti di diffusione del suono e ed il trattamento acustico delle pareti e dei soffitti.

In questi spazi è molto importante che i relatori riescano a mantenere alta l’attenzione dei partecipanti riguardo i contenuti esposti e che il pubblico in sala riesca ad ascoltare bene, in qualsiasi punto della sala ciò che viene verbalmente esposto, senza i disturbi di frastuono e riverbero.

Una soluzione molto efficace e diffusa per correggere l’acustica nelle sale conferenze può essere rappresentata dall’adozione progettuale di pannelli in legno fonoassorbenti che possono essere usati come rivestimenti murali ed anche come controsoffitti.

I pannelli fonoassorbenti per sale conferenza sono in genere in MDF, con rivestimento melamminico, che fornisce un gradevole effetto legno, I pannelli una volta nobilitati vengono lavorati con macchine a controllo numerico che effettuano delle forature e delle fresature sulla loro superficie, in modo che l’onda sonora, emessa dalle diffusioni, subisca, a contatto con le superfici lavorate due importanti mutamenti: risonanza, grazie a dei particolari fori, effettuati sul retro dei pannelli, sul principio dei risonatori di Helmoltz, che amplificano il suono garantendone l’omogenea diffusione in tutto l’ambiente; fonoassorbimento, grazie al tessuto non tessuto applicato sul retro dei pannelli, che cattura nelle sue fibre l’onda sonora, impedendo il crearsi di fastidiosi riverberi.

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Contropareti termoacustiche interne

L’isolamento acustico, è il tema più trattato in questo periodo, perché viviamo in una società rumorosa, che ci spinge a cercare le giuste soluzioni per vivere bene. Le contropareti acustiche ci danno una maggiore privacy, perché non solo riducono i rumori interni, ma vi è anche una notevole riduzione di dispersione termica.

Bisogna fare una netta distinzione tra le classiche contropareti, usate solo come pareti divisorie e le contropareti acustiche. Infatti, le seconde sono munite di una struttura modulare in metallo, in lamiera d’acciaio, sono molto spesse, hanno la capacità di resistere agli urti e le lamiere, sono antintrusione.

Le contropareti acustiche, sono adatte non solo come isolanti acustici e termici, ma anche alle operazioni di restauro, e al loro interno, possono contenere impianti elettrici e condutture. Spesso vengono utilizzate anche per abbellire la propria casa.

Si può scegliere di effettuare interventi di isolamento acustico, con due tipi di contropareti acustiche, quella con struttura metallica vincolata e quella con struttura metallica autoportante. La prima, ha distanziatori regolabili e lastre di gesso rivestito, lo spessore è di 12,5 mm., il secondo tipo di controparete non ha i distanziatori, ma solo le lastre di gesso, mantenendo lo stesso spessore.

Le contropareti acustiche, sono divise in diverse categorie:

– intonaco a secco, le lastre di gesso, subiscono il fissaggio tramite tassellatura o incollaggio;

– intonaco isolante, le lastre di gesso sono accoppiate con materiali come il polistirene espanso, polistirene estruso, lana di roccia e lana di vetro. Si tratta di materiali con caratteristiche termo acustiche diverse, che conferiscono alle contropareti elevate prestazioni;

– su struttura metallica, la struttura della controparete, è fissata in modo autonomo rispetto alla parete ed è più semplice intervenire per modificare qualcosa nella struttura o inserire nell’intercapedine i materiali desiderati;

Le contropareti acustiche realizzate su struttura metallica, sono le migliori, perché efficaci sia per l’isolamento termico, che acustico ed hanno una buona capacità di resistenza al fuoco.

Il materiale più usato per la realizzazione delle contropareti acustiche, è il cartongesso, perché ha buone doti di resistenza al fuoco, termiche, acustiche e permette il passaggio di tubazioni, rimanendo uno dei materiali più economici in commercio. Le lastre di cartongesso, sono disponibili in misure standard, ma possono essere tagliate in base alla misura necessaria; inoltre, possono essere dipinte e abbellite.

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Isolamento acustico per sala prove

La sala prove è la stanza dove, chi ama la musica, riesce ad esprimersi e a viverla a pieno. Spesso però, diventa un incubo, per chi vuole suonare, registrare e per chi vive a breve distanza. Per questo motivo, la sua progettazione, è il momento più delicato. Prima di tutto, si deve pensare a contattare un tecnico, per progettare un buon isolamento acustico, per evitare problemi futuri con il vicinato. Questa precauzione, comunque, va presa anche nel caso in cui, nei pressi della sala prove, non ci fossero abitanti, perché la propagazione del suono e delle sue vibrazioni, non ha limiti.

Dopo aver contattato il tecnico e fatto il progetto giusto, si passa alla scelta dei materiali, che sono la cosa più importante. Se si vuole spendere poco, il consiglio è di lasciar perdere. Perché per un lavoro ben fatto, le spese sono elevate, così come lo saranno anche i risultati. Essendo che l’isolamento acustico deve poter rispondere bene a molti db e basse frequenze, l’abbattimento acustico deve essere alto. Inoltre, se la sala, avrà un uso privato, si dovranno rispettare 3 db massimi, di rumore, se invece avrà un uso professionale, i limiti saranno  diversi. In entrambi i casi si devono prendere delle precauzioni.

L’isolamento acustico della sala, è come una sala, dentro la sala, l’unico sacrificio è quello di ridurre le dimensioni della stanza. Vediamo le soluzioni tra le quali scegliere. Si possono applicare pannelli fonoisolanti, e pannelli fonoassorbenti. Entrambi, limiteranno la propagazione del suono e delle vibrazioni, ma non solo, perché i pannelli fonoassorbenti, fanno sì che il suono prodotto dagli strumenti, non vada a rimbalzare nella stanza, creando confusione, ma si possa sentire chiaro. Si può anche applicare il controsoffitto, che è di due tipi, quello mobile e quello fisso. Quello mobile, è formato da pannelli, che si possono facilmente staccare. Quello fisso invece, no. Il controsoffitto, per l’isolamento della sala prove, è ottimo perché nel caso del cartongesso, più viene realizzato spesso, più migliorano le sue prestazioni. Le contropareti, hanno la stessa utilità del controsoffitto, messi insieme costituiscono un livello elevato isolamento acustico, perché limitano la propagazione delle vibrazioni.

Spesso per evitare di spendere soldi in isolamenti acustici, la gente, suona nelle ore diurne, pensando di non disturbare, in realtà non è così. Il disturbo, può essere un problema anche di giorno, per cui, se non si vogliono avere problemi, la cosa migliore da fare è consultare un tecnico e iniziare a lavorare per un buon isolamento acustico.

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